Originariamente poco più grande di una cappelletta votiva, in seguito all’ondata di peste del 1630 venne ampliata fino a diventare una vera e propria chiesa dedicata al santo protettore dei contagiati. Dallo stile lineare esternamente, stupisce il visitatore per gli interni in cui spicca principalmente l’altare, riccamente decorato e rialzato rispetto alla zona riservata ai fedeli.